mercoledì 2 maggio 2012

F.&F.

Non si conoscono, eppure sanno tutto l'uno dell'altra, sono onnipresenti nella mia vita, seppur con ruoli specularmente opposti e forse, in un universo parallelo sarebbero due perfetti innamorati. F. è il mio migliore amico ed F. è la migliore amica della mia lei. Omonimi di nome e di fatto, caratteri spigolosi, orgogliosi, perfezionisti, logorroici e talvolta insopportabili. Lui corre dietro a un'amore impossibile, una di quelle cose chimeriche che si sposta di cento metri alla volta, come i distributori di bibite nel deserto o le parole giuste al momento sbagliato. Lei dal grande amore è stata platealmente tradita dopo dodici anni e rotti di fidanzamento ufficiale, in un modo talmente patetico da far gridare al cliché. Sarà per questo che in questa serata d'inizio primavera, dopo una giornata sul pessimo andante, mi piacerebbe scrivere l'incipit di un'immaginaria storia d'amore tra questi realissimi personaggi della mia vita.
L'ambientazione ideale sarebbe una mattinata in centro, di quelle afose d'inizio estate, che iniziano con un poco consigliabile aperitivo pre pranzo e non sai mai come andranno a finire. F. ti presento F. Davvero bello il mio incipit, se non altro perchè entrambi sarebbero costretti a ridere, rompendo quello strato superficiale di ghiaccio che ricopre tutti gli incontri che gli organizzatori hanno volontariamente caricato di aspettative. Lui sarebbe sufficientemente  infantile da da fare il cretino quel tanto che basta per farla sorridere e lei abbastanza matura da non contraddirlo, almeno sulle prime. Seguirebbe un pranzo, dal menù regionalmente trascurabile, con il mio caro compare a ostentare le proprie autarchiche conoscenze enogastronomiche e la fanciulla in questione ad annuire, rapita più dal suo stile decisamente demodè che dall'argomento di conversazione. Al termine F. pagherebbe il conto per entrambi, con F. che recalcitrante tirerebbe fuori qualche cavillosa questione sulla moderna indipendenza femminile. La giornata continuerebbe su questi binari, tra una schermaglia dialettica e l'espressione incuriosita di chi, all'improvviso, si ritrova tra le mani qualcosa di bello e inaspettato. Come ordinare un gelato e vedersi recapitare la miglior cioccolata calda del mondo, capace di farti ignorare l'eventualità che tutto ciò accada nel mese di agosto, su di una spiaggia affollata ed in totale sprezzo della logica delle cose. Sarebbe vero amore, ne sono convinto, perchè i finali più belli sono quelli banalmente scontati delle storie impossibili. Per questo motivo, alla faccia dell'imparzialità dei deus ex machina, farò tutto quanto in mio potere per presentarli. Magari poi andrà male e le loro aderenze esistenziali finiranno solo per originare una reciproca repulsione, ma in fondo al mio animo oscuro medito che la ricerca dell'uno possa risolversi nell'altra. E viceversa. Oltretutto, anche volendo ignorare la possibilità di poter usufruire del mio migliore amico nel corso di eventuali uscite a quattro, vuoi mettere la comodità di dover ricordare un solo nome per un'intera coppia?!

3 commenti:

  1. Ma allora cosa aspetti? Dai una spinta a questo "destino"...

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  2. Vedrò di impegnarmi... Per quanto i soggetti coinvolti facciano di tutto per rendere la cosa sull'impossibile andante...

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  3. Novità sul fronte incontro tra i due F?

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